sabato, luglio 07, 2007




_ Transitional Housing

All'indirizzo http://www.temporaryservices.org/mobile_struct_rsrce.html è possibile trovare un intero archivio sulla storia e l'evoluzione delle strutture mobili, da quelle empiriche come quella riportata nelle immagini sopra, agli studi di Robert Kronenburg, alla "Walking City" degli Archigram Group, alle bellissime sperimentazioni degli N55. Un ricco materiale per tutti coloro che, come riportato nell'introduzione dello stesso sito, "...fanno uso correntemente di sttrutture mobili, per chi è interessato a svilupparne di nuove o per chi si scopra interessato alla loro idea generatrice...". Il testo del sito è in inglese, corredato di immagini e link per ogni opera trattata.


giovedì, luglio 05, 2007


_ Homme
Lunedì 02 Luglio si è inaugurato Scenoma il primo dancefestival della città di Sora voluto fortemente dal coreografo Enzo Celli. E fin qui non ci sarebbe nulla di così straordinario se non fosse che poi scopri che è qualcosa di straordinario. Per la serata inaugurale è previsto lo spettacolo della compagnia dello stesso Enzo Celli, il gruppo Botega. Lo spettacolo si chiama Homme. Già il fatto di aver dato un titolo a quella che avrebbe dovuto essere solo una performance di danza dovrebbe far capire che poi tuttosommato qualcosa di diverso ci si sarebbe dovuto aspettare, ma la sorpresa è grande quando scopri che protagonisti di Homme sono un vecchio politico ed un vecchio pagliaccio che in punto di morte fanno un bilancio della propria vita trovandosi così entrambi a scoprire che, presi dalle loro ambizioni e dalle loro passioni si sono fatti sfuggire la cosa più importante della vita: l’amore. Non è uno spettacolo narrativo, ma uno spettacolo a quadri. Nei quadri che si susseguono danzano i demoni che i due protagonisti hanno nella loro testa. Sul palcoscenico danzano quelli che sono i loro fantasmi e le loro paure. Cinque danzatori in scena, tutti uomini, danno vita ad uno spettacolo intenso ed intimo che però termina in un finale inaspettato, coinvolgente, liberatorio. Uno spettacolo al quale assistere per essere rapiti, tornare a casa e raccontarlo su un blog.

lunedì, luglio 02, 2007



_ Shakespeare&Co in Paris

"Be not inhospitable to strangers lest they be angels in disguise" ( W. Shakespeare). Questa è la frase che troverete dipinta su di una porta del secondo piano della pioccola libreria/biblioteca Shakespeare & Co. di Parigi; questo il pensiero alla base del lavoro di tutta una vita di George Whitman. Proprio lui, nipote di Walt, dal 1951si vive, insieme alla sua biblioteca personale nell'appartamento al di sopra di una drogheria in un piccolo slargo a pochi passi da Notre Dame. La drogheria ormai non esiste più e al suo posto Whitman ha creato un piccolo monumento cittadino, la sua piccola libreria trabboccante di volumi di ogni epoca. "Vive tuttora, a 88 anni, nello stesso edificio e nei giorni fortunati non è raro incontrarlo seduto alla scrivania con vista su Notre Dame, intento a scrivere e leggere qualche vecchio volume polveroso. La libreria è parte integrante della sua casa o viceversa ed il confine tra la biblioteca ed il negozio non è poi così chiaro." In cambio di un paio d'ore di lavoro nel negozio offre ospitalità ai viaggiatori che ne fanno richiesta, e quasi sempre nei piani superiori si sofferma a prendere il te con i turisti di passaggio nel suo studio. " I libri accumulatesi negli anni sono ovunque, gradini del sottoscala e lavabo compresi. La selezione è curata e si trovano in particolare opere in inglese, ma anche cinese, russo, italiano di letteratura, storia e politica. Ciò non toglie che tra i volumi sia possibile trovare un manuale di giardinaggio oppure un trattato illustrato sull'amore per i cavalli. Quando fa bel tempo, i libri di cui ci si vuole disfare si possono lasciare, ma anche prendere, su una panchina apposita di fronte al negozio, che ha anche una sezione dedicata ai libri antichi, che viene però aperta solamente su appuntamento. Se poi vi avanzano anche dei vestiti, al piano superiore potete lasciarli a disposizione di chi ne ha bisogno." Parti di qusto post sono tratte da un articolo trovato in rete scritto da uno dei tanti visitatori, che meglio di me (essendoci stato) può descrivere l'essenza e lo spirito di questo luogo inusuale. Vi rimando quindi ad un po' di pagine trovate in rete compreso un tour virtuale della libreria, ma basta fare qualche altra ricerca per poter leggere nei tanti blog del web le storie e le senzazioni provate da chi è passato di li.